Ci tengo a trasmettere un annuncio ai “naviganti” diretti a Lampedusa a riguardo dell’esistenza di uno spazio culturale e d’incontro, completamente dedicato a bambini/e e ragazzi/e, che vive grazie al grande impegno di volontari di tutte le età, lampedusani e non.

particolari dell’esterno dipinto della Biblioteca

Si tratta della biblioteca di Lampedusa. La sua sede in Via Roma n. 34, inaugurata nel settembre 2017, è un palazzo tinteggiato a sfondo azzurro con caricature animate variopinte, che fanno pentire di essere già (in teoria) diventati adulti. Lì si nascondono tesori inestimabili di cui ignoravo l’esistenza.

Anche voi come me, non avete mai sentito parlare di SILENT BOOKS? Eccovi presto edotti: sono libri senza parole, che attraverso illustrazioni e immagini si fanno capire da tutti, abbattendo barriere linguistiche e culturali. Si conoscono e si avvicinano così, i punti di vista di stranieri e italiani, di persone provenienti dal nord e dal sud, di adulti e piccini.

Ogni persona dà la sua interpretazione e proprio di fronte alla biblioteca vengono organizzate letture collettive, il mercoledì ed il venerdì pomeriggio, aperte a tutti, in cui ci si confronta su tematiche importanti senza l’uso diretto della lingua.

Le letture di silent books promuovono infatti l’incontro con chi non conosce la lingua o ancora non sa leggere, per valorizzare i momenti di condivisione tra persone di età e culture diverse, coinvolgendo tutti in un lavoro di espressività alternativa alle parole, di gesti, sorrisi, mimica facciale, battiti di mani, con la finalità di partire per un “viaggio” assieme, un’avventura che porta i partecipanti a sentirsi uniti in quel “qui ed ora”.

scaffale dedicato ai silent books provenienti da tutto il mondo

Tutto è nato nel 2011 quando sull’isola c’era un’emergenza umanitaria in atto e Deborah Soria, libraia itinerante e volontaria Ibby, aveva pensato di creare opportunità di lettura e incontro per i bimbi migranti che approdavano a Lampedusa. Prese allora contatti con Giusi Nicolini, che ancora non era sindaco, e proprio lei le fece notare che neanche per i seicento bambini italiani che vivevano a Lampedusa esisteva una biblioteca. L’idea diventò allora di dotare Lampedusa, isola altamente simbolica di frontiera, della sua prima biblioteca dedicata a tutti i bambini ed ai ragazzi e cioè di un luogo eletto d’incontro e di riflessione per piccini e grandi, per sensibilizzare le istituzioni e la società civile sulla necessità di leggere, anche per imparare i principi del rispetto e della comprensione dell’altro che la conoscenza stimola.

Fino ad allora non vi erano biblioteche e neanche librerie, si studiava e si leggeva solo nell’ambiente scolastico. È stato davvero importante creare questa opportunità dedicata a tutti i bambini ed ai ragazzi, evidenziando quanto siano importanti le occasioni di incontro e di lettura. 

Si mise in moto quindi una macchina che nel 2012, grazie a IBBY Italia in collaborazione con Ibby International e i Servizi educativi del Palazzo delle Esposizioni di Roma, fece nascere il progetto Libri senza parole. Destinazione Lampedusa, che prevedeva l’arrivo a Lampedusa di una ricca selezione dei migliori silent books realizzata grazie alle sezioni nazionali di IBBY di molti Paesi del mondo, che avrebbe costituito il primo nucleo della Biblioteca, nonché il materiale di una mostra bibliografica itinerante in Italia e all’estero (che può essere prenotata ed ospitata presso gli enti e le biblioteche che ne fanno richiesta); proprio al Palazzo delle Esposizioni di Roma infinesi è deciso di esporre al pubblico una collezione gemella.

Il progetto non finisce qui: con cadenza biennale la selezione di silent books viene arricchita con nuovi volumi e si rimette in viaggio per tutta l’Italia e nel mondo per parlare di libri, di educazione e diritti, partendo simbolicamente dal centro del Mediterraneo.

locandina eventi, mostre e laboratori LIBRI SENZA PAROLE. DESTINAZIONE LAMPEDUSA

A continuazione del progetto, ogni anno a Lampedusa si organizza una settimana di IBBY CAMP a cui si può partecipare da volontari per vivere da vicino questa speciale realtà.

targa dedica della Biblioteca

Ibby Italia è la sezione italiana dell’organizzazione no profit IBBY International: una rete di persone attiva e presente in 81 Paesi del mondo, che si propone letteralmente di travalicare i confini nazionali per proteggere e diffondere i diritti dell’infanzia, in particolare tutelando il diritto ad accedere ai libri ed alla lettura, interessandosi anche delle zone più remote o svantaggiate.

Dalla sua nascita nel 1953, essa rappresenta a livello internazionale grandi progetti dedicati all’incontro tra libri e bambini/bambine, ragazzi/ragazze, con l’obiettivo di incoraggiare la pubblicazione e la distribuzione di libri dedicati al settore dell’infanzia, di formare volontari che si occupino dell’infanzia attraverso lo strumento letterario dei libri per bambini, di facilitare la diffusione di libri di straordinaria qualità letteraria e artistica tra i bambini di tutto il mondo, anche nei Paesi in via di sviluppo.

Attraverso il potere trasformativo della letteratura si rendono protagonisti i bambini ed i ragazzi e si avviano rivoluzioni silenziose, si trasforma il territorio e si contrasta la povertà educativa

tavolo a forma di Lampedusa all’interno della biblioteca

Anna Sardone, professoressa all’Istituto Luigi Pirandello di Lampedusa e volontaria della biblioteca, mi racconta con grande orgoglio che in questo luogo c’è spazio per tutte le persone che arrivano a Lampedusa.

«Si passa dai libri cartonati per la primissima infanzia ai romanzi per adulti e giovani, dagli albi illustrati ai riadattamenti per ragazzi di opere classiche, dai libri in lingua straniera alla narrativa per ragazzi rigorosamente divisa per età, dai silent books alle opere divulgative. Qui dentro molti bimbi sono diventati ragazzi, ma tuttora di questo luogo conservano i ricordi d’infanzia indelebili e tornano a parlarmi di albi illustrati che li hanno conquistati.»   

Le chiedo se è sempre stata questa la sede della biblioteca e mi spiega che «Sì, anche se durante la ristrutturazione della sede abbiamo preso in affitto un altro locale. Eravamo in uno spazio che non era a misura di bambino: con un bancone in muratura e degli sgabelli alti, ma il costante interesse e impegno dei bambini ed i ragazzi li ha fatti essere, nonostante le piccole difficoltà, sempre i protagonisti impegnati.

Fin da piccoli, si occupavano proprio loro dello schedario dei prestiti e delle tessere, si scambiavano consigli sulle letture, si davano appuntamento qui per le letture collettive e vigeva tra loro una sorta di autocontrollo, con regole condivise e responsabilità reciproche. Anche i genitori si meravigliavano di come questo spazio cambiasse i loro figli e li rendesse più responsabili».

«Come si è sviluppata la biblioteca?»

«La biblioteca è cresciuta molto, grazie al lavoro di volontari e grazie alla costante attenzione a noi rivolta dall’organizzazione Ibby Italia e Ibby International, che ha permesso di nutrire la biblioteca con oltre 250 libri senza parole. Inoltre su Twitter era stato lanciato un appello travolgente sotto il nome di #LampedusaLegge con cui si chiedeva un aiuto per accrescere la biblioteca.

alcuni dei scaffali occupati dai libri per i ragazzi

Numerosissime sono state le risposte all’appello di generosità; ci sono state donazioni da parte di librerie, di biblioteche, di privati, di scuole da tutto il mondo e anche da parte di autori. Anche adesso siamo soliti proporre a chi risponde a questo appello di generosità alcune liste estese di libri da dove ciascuno può decidere di contribuire come meglio crede.»

Anna, poi, mi ha spiegato un’ulteriore opportunità per chi vuole vivere la biblioteca di Lampedusa: «Ogni anno l’appuntamento atteso da tutti i bambini ed i ragazzi è l’IBBY CAMP, un evento dedicato alla condivisione di nuovi progetti, che trae linfa vitale dall’arrivo di numerosissimi volontari da ogni dove, per riunire libri e persone, portando una ventata di aria nuova. Inizialmente era l’occasione in cui si riaprivano le attività della biblioteca, ma ai ragazzi non bastava vivere una settimana intensa, loro ricercavano una continuità di impegno nel tenere viva la biblioteca.

Dunque, proprio per un loro rimprovero, abbiamo deciso di tenere aperto tutto l’anno due volte la settimana organizzando letture collettive, attività di doposcuola, incontri con gli autori e vari altri progetti. Non soltanto si pensa ai più piccoli, ma anche ai ragazzi delle superiori, che sono potuti diventare parte attiva della biblioteca aderendo al progetto di alternanza scuola-lavoro. Si sono pensati anche incontri per l’orientamento universitario.»

Ho avuto modo di conoscere Vincenzo, 14 anni e Paolo, 13 anni, due ragazzi cresciuti a Lampedusa anche condividendo la passione per la lettura che si divideranno per le superiori (uno andrà al nord l’atro resterà a studiare a Lampedusa) ma che volentieri si ritrovano a fare volontariato alla Biblioteca.

Paolo descrive questa biblioteca come luogo di svago, di divertimento in cui farsi nuove amicizie mentre Vincenzo si dice soddisfatto e felice nel poter aiutare chiunque arriva a trovare la lettura più adatta.

Cambiano tra loro i gusti letterari ma condividono la dedizione e la cura per questo luogo che a loro ha dato tanto e che continueranno a portare nel cuore.

La Professoressa Anna inoltre mi ha presentato anche alcune delle ultime iniziative della Biblioteca tra cui un concorso di scrittura intitolato «PAROLA D’ORDINE: LIBERTÀ» rivolto alla categoria di ragazzi tra i 14 ed i 25 anni.

locandina del concorso

Questo concorso rappresenta per questa fascia di età un’occasione davvero rara di potersi esprimere in libertà, senza particolari limiti nella forma o nel tema da scegliere. Inoltre seguirà a questo concorso un’ulteriore proposta, di cui la forma non è ancora esplicitamente decisa, per dar risalto a questi preziosi elaborati che serviranno a conoscere meglio i moti interiori di questi ragazzi, le loro gioie e i loro dolori in una delle fasi più significative della vita.

Per conoscere questa biblioteca piena di iniziative, invito tutti, appena avrete modo di visitare Lampedusa, a prendere parte ad una lettura collettiva o a tesserarvi come ho fatto anche io. Leggere un libro insieme, significa condividere un breve viaggio, posando i piedi sulla stessa terra, anche se la lingua non ci permette di capirci, ci sentiremo parte di un tutto.

Il giorno in cui ho partecipato ad una lettura ad alta voce in cerchio, c’erano molti bambini di varie età, due dei quali francesi, ed è stato bello vedere come volontarie e bambini cercavano di interagire con loro, attraverso mimica, gesti, sguardi e parole.

Vi sarà possibile, prendere a prestito qualche libro: vi aiuteranno volentieri i ragazzi stessi che vi consegneranno la vostra tessera personale e vi spiegheranno le regole di restituzione.

Incuriosita dal racconto di Anna ho voluto approfittare della presenza di Paolo e Vincenzo, per tesserarmi e prendere in prestito due libri: «L’ISOLA» di Armin Greter, pluripremiato autore ed illustratore (che fu ospite dell’IBBY CAMP 2018 in cui presentò proprio questo libro) e il libro «IN MEZZO AL MARE STORIE DI GIOVANI RIFUGIATI», un lavoro proposto e curato dalla volontaria di Ibby Canada, Mariella Bertelli, che ha collaborato con alcuni studenti di Lampedusa.

Sono rimasta meravigliata dell’attualità e della concretezza del libro illustrato «L’ISOLA» che racconta dell’arrivo in una città di un naufrago e delle reazioni dei suoi abitanti al momento di accoglierlo. Mi sono resa conto di quanto ci sia ancora da capire dalla storia e da vivere nell’accoglienza, leggendo il libro «IN MEZZO AL MARE STORIE DI GIOVANI RIFUGIATI» che raccoglie storie tutte a lieto fine di emigrazioni da tutto il mondo in varie epoche, dovute a vari fattori.

diario di bordo della Biblioteca
la mia tessera per il prestito bibliotecario

Un’attenzione speciale è rivolta da questi ragazzi all’orizzonte, là dove si perde lo sguardo nel mare. La Biblioteca Ibby ha infatti deciso di fare ancora di più: solcare il mare, con una impresa chiamata “Books on board”, lanciata a settembre 2020.

La biblioteca dei ragazzi vuole far arrivare una luce in mezzo al mare per altri bambini, con l’intento di farli distrarre, alleviando i momenti bui della traversata, facendo volare i pensieri di questi altri bambini. Come? Vi starete chiedendo… Con una dotazione speciale di silent books, un tappeto, carta e colori da far trovare a bordo di alcune navi ONG e dando ad alcuni componenti dell’equipaggio la formazione per accoglierli al meglio.

Ringrazio Anna, Paolo e Vincenzo per avermi dedicato tempo ed avermi fatto conoscere la Biblioteca, i suoi progetti e tutti/e i/le volontari/e ed i bambini/e che si sono dimostrati accoglienti anche senza conoscermi.

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